Il vero problema per chi vuole scrivere, oggi, non è la pagina bianca. Il web e, soprattutto, i social hanno svezzato anche i più restii a carta e penna. Basta un attimo per scrivere un post sul niente, e se anche fossimo a corto di idee, scorriamo i feed di Facebook o LinkedIn ed eccoci bombardati da stimoli, dibattiti, spunti che potremmo approfondire con un minimo di calma e buona volontà.
Eppure.
Eppure questa sovraesposizione ai contenuti, che siano testuali o multimediali, ci castra. Abbiamo sempre meno tempo per fare ciò che la scrittura, la “vera” scrittura quale potrebbe essere quella di un articolo di blog ovvero un testo minimamente articolato, richiede. Manca il tempo per sedersi e isolarsi da mondo, condizioni necessarie per creare. Mancano la calma e il silenzio per organizzare le idee, dar loro una struttura e trasferirle sullo schermo.
Il vero problema per chi vuole scrivere, oggi, è il tempo
Incombenze a casa, traffico, lavoro, pausa pranzo, lavoro, traffico, di nuovo incombenze a casa. Tempo libero, quando miracolosamente resta, per riprendere fiato e ritrovare le persone che contano, ed è già ora di chiudere gli occhi per poi ripartire daccapo.
Se, dio volesse, trovassimo una mezzora per metterci alla tastiera, non riusciremmo a buttar giù una parola. Non ritroveremmo le idee che ci erano venute nei momenti più vari. Al volante, in bagno o sotto la doccia, davanti alla macchina del caffè, ascoltando distrattamente un collega. Proprio non riusciremmo a riafferrarle o a ridar loro quell’energia dirompente che sembravano avere non appena concepite.
Un’ottimale gestione del tempo è ciò che fa lo scrittore, oggi
L’ho capito anch’io, tardi ma l’ho capito. Tardi perché mi sono lasciato sfuggire tantissime idee che avrei potuto aver messo da parte come semi di contenuti futuri, utili per me e per altri come me.
Allora, mi sono detto, devo trovare una soluzione. Ma che sia semplice, immediata ed efficace, che non richieda – pure lei – tempo solo per essere compresa.
Ho guardato in giro per la rete, ho ascoltato vari pareri e ho provato alcune applicazioni per gestire al meglio il mio tempo. Se ne trovano tantissime, basta digitare su Google e si spalanca un universo.
Ho provato le più quotate, ma tutte, naturalmente, davano il meglio nella versione premium. Ho provato anche Evernote, quella che forse più vi consiglieranno, ma non mi ha entusiasmato.
Dato che, come tutti, ho un account Google, mi sono detto:
Perché non Google Keep?
Ho forse paura di concedere altri dati a Sua Maestà? Beh, capirai, non restava molto da perdere. E allora, eccomi qua. Ho scaricato la versione Android per il mio smartphone (avessi avuto iOs non avrebbe fatto differenza) e l’ho sincronizzata immediatamente con il mio account, è bastato un click.
Fantastico.
In un attimo ho lanciato nell’universo mondo del web le mie idee, e in ogni momento posso recuperarle da qualsiasi browser o dall’app sempre a portata di mano.
Questa facilità di sincronizzazione, unita all’estrema semplicità del suo funzionamento, ha reso Google Keep il mio strumento preferito per il backstage delle mie parole. Tutte: quelle per il lavoro e quelle per me. Le organizzo facilmente, e a colpo d’occhio, evidenziandole in colore diverso. Per ogni appunto, posso inserire contenuti di ogni tipo: link, immagini, video, note vocali o screenshot tramutati in testo
Hai presente quando sei fermo al semaforo o incolonnato verso una rotatoria che non scorre?
Ti viene in mente un’idea, magari grazie a uno spunto in radio, e dove diamine la fermi? Hai voglia a infilarti le più piccole Moleskine in ogni tasca, che fa molto radical chic: quando ti servono davvero non hai modo nemmeno di togliere l’elastico, se hai la fortuna di averle con te. Figuriamoci di trovare una penna e scriverci.
Allora, attivi lo smartphone con l’indice, un colpetto di polpastrello per aprire Google Keep, un altro per lanciare una “nuova nota”, un altro ancora per registrare l’audio ed eccoti qua: hai un appunto scritto grazie allo speech-to-text. Hai fermato quello che avresti potuto perdere un minuto dopo, reinserendo la prima e bestemmiando dietro agli stop troppo alti del suv davanti a te. Hai “messo in banca” la tua nota per quando potrai investirci un briciolo del tuo prezioso tempo.
È l’uovo di Colombo
Ma, per quanto mi riguarda, senza questo semplice accorgimento non riuscirei più quasi a scrivere.
Il segreto è tutto qua: organizzarsi al meglio per “mettere in banca” le idee quando nascono. Dico e ripeto “in banca” perché le idee sono investimenti da mettere al sicuro, e dato che oggi nascono nei momenti meno opportuni e tu hai sempre meno tempo per accoglierle come dovresti, ecco che hai bisogno di uno strumento agile e straordinariamente semplice per non perderle. Semplice e sempre, o quasi sempre, accessibile.
Google Keep
È indubbiamente una delle migliori e più funzionali applicazioni per chi, ogni giorno, ha bisogno di fermare idee, prendere appunti, annotare informazioni o dati importanti, utili per il proprio lavoro o per motivi personali, classificare e raggruppare il materiale raccolto, pianificare eventi impegni e appuntamenti.
Come abbiamo visto e come accade per le applicazioni analoghe, la sincronizzazione è il suo punto forte; ma nel caso di Google Keep si aggiungono la totale gratuità per tutte – tutte – le sue funzioni (lo so, “se il prodotto è gratuito significa che il prodotto sei tu”, ma che ci vogliamo fare?), l’estrema intuitività, e l’assenza totale di filtri o impedimenti di ogni sorta in caso di cambio di sistema operativo o di sincronizzazione tra dispositivi diversi, previo login con medesimo account Google su tutti i device.
Scrivi una nota sul pc al lavoro? Nessun problema, te la ritroverai tale e quale sul tuo iPhone personale. E viceversa. Idem tra iOs e Android, Linux e macOs. Questo perché, oltre all’app per smartphone, non esiste una versione installabile di Google Keep, che è invece fruibile da qualsiasi browser web.
Per scoprire tutte le funzionalità, non ti resta che provarlo. In modo molto intuitivo, potrai adattare Google Keep alle tue esigenze e iniziare, finalmente, a ottimizzare le tue idee in base al tuo tempo.
Ora che le tue note saranno lì, pronte a essere sviluppate, arricchite, modificate, condivise, disponibili dappertutto… non avrai davvero più scuse per non scrivere!